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Ponte sullo Stretto, Matteo Salvini: “Vado avanti”. Ma Bruxelles...

Matteo Salvini la definisce "la più grande opera green ed ecocompatibile della storia, prioritaria per il Governo". La costruzione del ponte sullo Stretto di Messina "farebbe risparmiare 140mila tonnellate annue di anidride carbonica, e ripulirebbe il canale di Sicilia perché non circolerebbero i traghetti", sostiene il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, intervistato da Bruno Vespa in occasione dell'Assemblea di Alis e Stati Generali del Trasporto e della Logistica. "In 38 giorni ho fatto almeno una decina di riunioni tecniche per studiare i progetti. Il ponte vuol dire lavoro vero, sviluppo e attrattiva per tutta l'Italia, attirare i migliori ingegneri del mondo". "L'iter del Ponte sullo Stretto comincia nel 1969, quattro anni prima che nascessi, poi ci sono stati dossier su dossier. Farlo significa dare lavoro vero e non bonus o redditi di cittadinanza". Sulle tempistiche, Salvini risponde così: "Tutte le regioni sono d'accordo e vado a Bruxelles a chiedere un cofinanziamento. Vorrei che i primi scavi partissero tra due anni". In cinque anni sarà concluso il lavoro? "No, ma lo avvieremo. E voglio dire che non è un regalo agli imprenditori, ma agli italiani e ai nostri figli. Costasse quello che costa, io vado avanti".

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