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La caccia alle streghe non è finita: dal Medioevo a oggi le donne libere fanno paura. La mostra

Sofia Lipoli per questa nuova puntata di Art of Change è andata a Monza dove nella Villa Reale è aperta la mostra “Stregherie” curata da Luca Scarlini. Si tratta di un racconto che parla non solo del passato ma che riguarda sorprendentemente anche il presente visto che nel 2021 sono state oltre 1300 le donne morte accusate di stregoneria nel mondo, mentre in Italia sempre nel 2021 ci sono state ben 940 denunce con questa accusa. Il percorso espositivo - ispirato al film Suspiria di Dario Argento - si snoda tra conoscenze antiche, cerimonie nascoste, sacralità ed erotismo per raccontare una figura di donna libera, indipendente, fuori dagli schemi che è stata sempre combattuta.  Per questo la visita alla mostra inizia vivendo in prima persona la forte esperienza di un vero processo per stregoneria tenuto da un tribunale medievale del 1539. A seguire si viene invitati a entrare nel mondo dell’Antica Religione della Grande Madre vivendone i luoghi, i riti, le azioni e gli oggetti in un percorso che si articolerà in dieci stanze caratterizzate, dalla tradizione mitologica fino alla definizione della figura in epoca moderna. Ecco allora le antiche stampe della Collezione Invernizzi che mette insieme i maggiori incisori e artisti degli ultimi due secoli come Dürer, Goya, Delacroix con straordinari illustratori anonimi dimenticati, presentando scene di malefici, torture, sabba osceni, crudi episodi di stregoneria ma anche scene luminose di streghe buone, zingare che guariscono bambini dalle malattie e simboli magici nascosti in quadri pastorali.  Ma ci sono anche manifesti cinematografici originali a tema, amuleti, feticci e altri strumenti rituali provenienti dallo sperduto Museum of Witchcraft di Boscastle, in Cornovaglia.

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