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Governo Meloni, "c'è l'accordo". Ma la Ronzulli resta un caso: il veto che blocca tutto

Il nome del leghista Giancarlo Giorgetti all'Economia nel futuro governo guidato da Fratelli d'Italia appare sempre più sicuro. Ma la Lega non è soddisfatta e continua la sua battaglia per avere il Viminale. La nota ufficiale diffusa dal Carroccio, che parla di "onore", riferendosi ai "significativi riconoscimenti" arrivati, cioè appunto un leghista al Tesoro, non cambia di una virgola le rivendicazioni del partito di Salvini. Resta aperto il fronte anche con l'altro alleato, Forza Italia: Berlusconi insiste per affidare la Salute a Licia Ronzulli, ritenuta da FdI "non adeguata". Continuano a circolare i nomi di Guido Rasi, ex direttore dell'Ema (e consulente del generale Figliuolo), di Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa, di Rocco Bellantone, primario del Gemelli di Roma, a cui si aggiunge quello di Guido Bertolaso. La Meloni dal canto suo, continua a essere ottimista sulla composizione del governo: "Ci vedremo più tardi con Salvini e Berlusconi". E la lega torna a riunire il Consiglio federale. Il primo appuntamento del governo sarà con i presidenti delle Camere. Dopo i contrasti degli ultimi giorni tra le forze in campo, il senatore di Fratelli d'Italia Giovanbattista Fazzolari, responsabile del programma di FdI, annuncia: "Non ci sono problemi, c'è un accordo".

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