Cleopatra, si riscrive la storia: bruttina e macedone. Ecco perché si uccise
Altro che egizia, la regina Cleopatra era macedone e con piramidi non c’entra nulla. Sono questi alcuni dei falsi miti legati a quella che è stata la donna più potente della storia. Celebrata dall'arte e dal cinema, chiacchierata dalle malelingue per 2000 anni, Cleopatra era molto diversa da come la Storia ce l'ha consegnata. A cominciare dalla nazionalità: Cleopatra discendeva infatti da uno dei generali di Alessandro Magno che alla morte del condottiero si erano spartiti il suo regno. E ancora: essendo nata nel 69 a.C. da una concubina del faraone Tolomeo XII, Cleopatra è stata più vicina allo sbarco sulla Luna che alla costruzione delle piramidi. Venne infatti al mondo 2.038 anni prima dell'atterraggio sulla luna di Neil Armstrong ed esattamente 2.491 anni dopo la creazione della Grande Piramide di Giza. Non solo: Cleopatra era decisamente bruttina. L'immagine di femme fatale con cui la ricordiamo le è stata cucita addosso nel Rinascimento quando fu persino dipinta con i capelli biondi come una svedese. Ma Plutarco, lo storico greco che ne traccia il ritratto più fedele, non ne descrive tanto la bellezza, quanto l'intelligenza e la simpatia. Inoltre era solita vestire da uomo, in segno di potere, e non era affatto una “mangia uomini”: non sono note altre relazioni oltre a quelle con i due condottieri romani Giulio Cesare e Marco Antonio. Infine ultimo mito da sfatare: non si uccise per amore. Preferì morire da regina invece di finire in catene davanti al popolo romano, nel trionfo del nemico Ottaviano. Il suo suicidio fu un gesto di orgoglio, l'ultimo sussulto di libertà.