Plastica, parte dai batteri la scoperta che rivoluzionerà il riciclo
Ormai da anni gli scienziati studiano batteri che mangiano plastica e potrebbero essere finalmente arrivati a scoprire enzimi chimici in grado di scomporla rapidamente. Non solo: dagli enzimi si potrebbero recuperare le molecole utilizzate per produrla, passaggio cruciale per riutilizzare il materiale. È un grande passo avanti rispetto al riciclaggio convenzionale, ha spiegato l’azienda francese Carbios, che con questo sistema prevede di poter riciclare al più presto oltre 50mila tonnellate di plastica l’anno. Le ragioni per gioire di questa svolta sono principalmente due, spiega la Bbc: la prima è che nonostante siano ormai 70 anni che cerchiamo di riciclare plastica, il tentativo non ha certamente avuto successo: ogni anni circa 10 milioni di tonnellate di bottiglie, borse, involucri alimentari vengono deliberatamente gettati nei corsi d’acqua. Secondo: attualmente il riciclaggio è più costoso che produrre nuova plastica, ed è stato stimato che nel 2040 ne sarà messa in circolazione il triplo rispetto a oggi. Le ultime scoperte degli scienziati potrebbero essere solo l’inizio: secondo il biologo Aleksej Zelezniak, dell'ateneo svedese Chalmers University of Technology, esistono batteri oceanici in grado di digerire completamente la plastica e di usarla come fonte alimentare: per gli oceani la nuova speranza potrebbe passare da qui.