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Giornali pirata online, la GdF sequestra 32 canali social e siti illegali: il "blitz" anti-scrocconi

Maximulte, carcere e furto di dati personali. Sono molti, e non di poco peso, i rischi che corrono quanti leggono o diffondono i giornali pirata online. Le casistiche sono diverse, spiegano gli investigatori della Guardia di finanza al termine di un'operazione che ha portato al sequestra di 32 canali social e siti internet illegali. Ai sensi della Legge sul diritto d'autore, quanti si limitano a leggere 'a scrocco' possono incorrere in una sanzione amministrativa pecuniaria di 154 euro che, in caso di recidiva, diventano 1.032. Ben più grave è il comportamento, punito come reato, di chi rilancia e diffonde il quotidiano o il periodico ricevuto sullo smartphone o sul tablet. In questo caso c'è una multa fino a 2.065 euro che può diventare anche di 15.493 euro se il file sharing è a fine di lucro. In più, il giudice può disporre anche la pena della reclusione, da uno a quattro anni. Chi non viene scoperto, infine, rischia di subire il furto dei dati personali o di attivare servizi a pagamento non richiesti.

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