Vladimir Putin, Pietro Senaldi: "Così Nardella e Beppe Sala combattono lo zar. Sai che risate..."
"La guerra, si sa, scatena gli istinti peggiori". Pietro Senaldi, condirettore di Libero, inizia così il suo video editoriale di oggi. "Non a caso", continua il direttore, "siamo a parlare delle prodezze di due sindaci del Pd. Il primo quello di Firenze, Dario Nardella, che siccome c'è la guerra, in segno di lutto e protesta ha coperto con un drappo il David di Michelangelo. Ovviamente il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, lo ha steso e così tutta la comunità perché è un gesto inutile che ricorda più che il dramma ucraino la vergogna che abbiamo avuto quando vennero coperte le nudità delle statue dei Capitolini quando venne in visita il governo iraniano". "L'altro ineffabile", prosegue Senaldi, "è il sindaco Giuseppe Sala. Oggi è l'8 marzo e ha postato la foto della sua compagna che si è disegnata la bandiera ucraina sulle guance dicendo che tutte le donne dovrebbero fare così. E anche qui pioggia di fischi, innanzitutto delle donne che gli hanno detto: se non ti spiace facciamo quello che ci pare; e poi dei milanesi che gli hanno detto: scusa anziché fare la guerra alla Russia occupati della città in cui la criminalità è in aumento, vengono stuprate le ragazze, e via discorrendo". "Sono due piccoli episodi di cronaca", conclude Senaldi, "che testimoniano l'inadeguatezza dei nostri amministratori che a furia di guardare la luna poi cadono nel pozzo".