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Narrazione e simbolo, così la pittura figurativa apre una finestra sul mondo. La mostra curata da Demetrio Paparoni 

Nicoletta Orlandi Posti , in questa nuova puntata di ART'è , ha visitato da BUILDING Milano "On the Wall ", mostra a cura di Demetrio Paparonicon opere di Paola Angelini, Rafael Megall, Justin Mortimer, Nicola Samorì, Vibeke Slyngstad e Ruprecht von Kaufmann. Come spiega Paparoni, importantissimo critico d'arte, il titolo della mostra apre a diversi significati. Se da una parte lascia prevedere che si tratti di una mostra di dipinti, dall'altra richiama il concetto di muro come elemento di divisione tra due spazi adiacenti o come limite da superare. Rifacendosi al concetto rinascimentale che vede nel quadro una finestra aperta sul mondo esterno, il curatore identifica in esso un detonatore poetico capace di aprire varchi verso il mondo esterno, ma anche verso una dimensione intima o virtuale. Se di porta di accesso o di fuga si tratta, a consentire il suo attraversamento è la capacità di rapportarsi al significato incarnato dall'opera. Nei dipinti di questi artisti tutto si mischia e interagisce. Nella nostra mente avviene qualcosa di similitudine nel percepire la realtà del quotidiano, eppure nell'osservare il mondo dal vero ce ne rendiamo conto. Per questo abbiamo avuto bisogno della pittura e sempre ne abbiamo bisogno. Si può visitare gratuitamente fino al 19 marzo.

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