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Arte, capolavori rubati per 10 milioni di dollari: New York si arrende, ecco cosa torna in Italia

Un vaso etrusco in ceramica del VII secolo aC del valore di 200mila dollari, una testa di fanciulla del IV secolo storia a 100mila dollari, più altri pezzi d'arte greca, etrusca, romana, tra busti di marmo e statuette in ceramica. In totale, New York ha restituito all'Italia 200 antichità rubate per un valore stimato di 10 milioni di dollari. Sono i reperti sequestrati dal procuratore di Manhattan, Cyrus Vance , legati alle indagini condotte su Edoardo Almagià , antiquario italiano di 70 anni che fino al 2003 ha operato a New York, oggi vive a Romae da tre decenni è indagato a intermittenza dalle autorità italiane e americane per contrabbando. Almagià è stato dichiarato non colpevole da un tribunale italiano per intervenuta prescrizione nel 2013, confermata dalla Cassazione, che ha ordinato la confisca di tutti i suoi beni. “Sono onorato di ristabilire questi pezzi all'Italia”, ha dichiarato il procuratore americano. Resta da vedere se ora per Almagià sarà chiesta l'estradizione verso gli Stati Uniti , e se verrà aperto un processo contro di lui a New York.

RETTIFICA - In relazione all'articolo, ci scrive Edoardo Almagià, "si omette di riferire che negli unici procedimenti penali a mio carico (Proc. Rep. Trib. Napoli R.G.N.R. 5814/12; Proc. Rep. Trib. Roma R.G.N.R. 3306/06) non è stato mai chiesto il rinvio a giudizio. Essi sono stati archiviati su richiesta delle stesse Procure della Repubblica competenti. Non sono quindi indagato per i fatti riportati nell’articolo, che non corrispondono a verità". 

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