Burro, il prezzo aumenta del 112 per cento. E non solo: tutti i rincari al cenone di Natale
Pranzo di Natale? Cenone di capodanno? Preparatevi ad aprire il portafogli, perché l'inflazione sta colpendo anche il cibo. Secondo le elaborazioni di Unioncamere la chiusura d'anno è caratterizzata da robusti rialzi dei prezzi all'ingrosso dei più diffusi prodotti agroalimentari, con molti alimenti che mostrano addirittura una crescita a doppia cifra rispetto allo scorso anno. Il rincaro più clamoroso è quello del burro, che costa il 122% in più rispetto al 2020. Ma gli aumenti riguardano un po' tutto. Il pollo è più caro del 13%, la semola dell'89%, la farina del 28% e il latte del 30%. Persino le uova sono più care: per fare una semplice frittata dovrete sborsare il 10% in più di 12 mesi fa.