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Natale? Regione che vai, cenone che trovi: dai canederli al cappone bollito, ecco i piatti della tradizione

Regione che vai, cenone che trovi. Che ci si veda alla vigilia della nascita di Gesù o nel giorno di Natale, a tavola vince la tradizione. Al Sud, dove il 24 è più gettonato, è il pesce che va forte. E il baccalà non può mancare: con i broccoli, all’insalata, fritto o al sugo, è il re della tavola in Campania, Lazio, Puglia e Molise. Più a nord, in Veneto, si sposa con la polenta. Il capitone, che è la femmina dell’anguilla, fa capolino in tutti i piatti di Napoli. Tra le verdure della vigilia irrinunciabile è il cavolfiore, utilizzato da Roma in giù, per l’insalata di rinforzo. A Nord della Capitale si predilige il pranzo di Natale: tortellini e cappelletti van forte in Emilia Romagna e dintorni, i canederli nell’Alto Adige, il cappone bollito in Umbria e Liguria, arrosto in Piemonte e Marche, ripieno in Lombardia e Toscana. E se non è cappone è abbacchio. Una cosa, però, hanno tutti in comune. Che sia pranzo o cena, il dilemma è sempre lo stesso: panettone o pandoro?

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