Luigi Marattin sullo sciopero generale: "La politica deve decidere, i lavoratori giudicheranno"
Il vicedirettore di Libero Fausto Carioti intervista per LiberoTv il deputato Luigi Marattin (Italia Viva). Dopo sette anni, il 16 dicembre tornerà lo sciopero generale dei sindacati (Cgil e Uil) per protestare contro la manovra varata dal governo, in particolare contro la riforma delle tasse, Irpef e Irap. Sulla manovra si sono trovati d’accordo i partiti della maggioranza, ma non sono d’accordo le due sigle sindacali che accusano il governo di aver dimenticato i ceti deboli. “Sette miliardi destinati alla riduzione dell’Irpef vanno quasi tutti ai lavoratori dipendenti e pensionati, e il 90 per cento vanno alle fasce di reddito più basse. Non capisco di che cosa ci accusino. Inoltre, la legge di bilancio ha sei miliardi in più per le politiche familiari, dall’assegno unico alla riforma degli ammortizzatori sociali. Alla fine i lavoratori dovranno giudicare se questa è davvero uno riforma che merita uno sciopero”. Il governo deve tirare dritto? “Noi dobbiamo parlare e continuare ad avere un confronto con i sindacati, ma la politica non può rinunciare a decidere”. Infine, c’è un aspetto politico: la sinistra accusa Italia Viva di essersi già schierata con il centrodestra.