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Hafed Belhadj (Philip Morris International): "Reti criminali flessibili, globali, organizzate. Come possiamo combatterle"

Si è tenuta a Roma la settima edizione della Conferenza Rome MED – Mediterranean Dialogues, promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Ispi. La pandemia sembra essere su una traiettoria in lento declino ma il suo impatto sulla produzione globale e sul commercio internazionale sarà duraturo. Si è affrontato il tema di come il commercio internazionale subirà trasformazioni significative nei prossimi decenni: secondo Manlio Di Stefano, Sottosegretario agli affari esteri italiano, “la discussione  ha offerto l’opportunità di riflettere su alcuni scenari post-pandemia che interessano la dimensione della sicurezza nel Mediterraneo allargato, cercando di elaborare nuove politiche per affrontarli. Dobbiamo garantire che i suoi effetti non lascino indietro le persone e che la criminalità organizzata non approfitti delle circostanze attuali”. Secondo Hafed Belhadj, Chief Procurement Officer, Philip Morris international “il commercio illecito si adatta rapidamente: la pandemia ha dimostrato che le reti criminali sono flessibili, globali, organizzate. Contrabbandano merci illegali attraverso i confini, stabiliscono operazioni illegali in zone scarsamente monitorate e creano disordini sui commerci legittimi, destabilizzando comunità e Paesi in tutto il mondo. Proprio per questo motivo la collaborazione è un fattore fondamentale per il successo contro il commercio illecito. È necessario continuare a compiere passi in avanti verso una reale collaborazione tra settore pubblico e privato”.

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