Censis, Pietro Senaldi: "Italiani terrapiattisti? Ecco perché dicono di esserlo"
Quando è iniziata la pandemia lo slogan dei soliti buonisti era: "andrà tutto bene" e "ne usciremo migliori". "Si è visto come è andata bene e quanto siamo migliori!", tuona Pietro Senaldi, condirettore di Libero, nel suo video editoriale di oggi commentando i numeri del Censis che "smentiscono ogni narrazione". "Il Censis", spiega il direttore, "dice che gli italiani sono diventati un popolo complottista, negazionista, terrorizzato: insomma usciamo dalla pandemia con i nervi a pezzi. C'è un però", prosegue Senaldi facendo notare che "il problema non sarebbero solo i no vax, bensì il fatto che abbiamo cinque milioni di terrapiattisti, più o meno lo stesso numero di persone crede poi che non siamo andati sulla luna e che le Torri Gemelle stiano ancora in piedi". "Pur non stimando molto i miei connazionali", prosegue il direttore, "non mi sembrano così stralunati. Io penso che questo sondaggio del Censis certifichi l'inutilità del Censis", conclude Senaldi spiegando che "quando uno si sente chiamato per rispondere a domande assurde pur di sbrigare la pratica più velocemente possibile e magari di non essere richiamato si finge pazzo o risponde a caso".