Inflazione, mostro o acceleratore? Torna la Spesa in borsa, con Giuliano Zulin e Buddy Fox
Giuliano Zulin, vicedirettore di Libero, e Buddy Fox, giornalista, autore della rubrica “Panino e listino”, tornano con “La spesa in borsa”. Oggi parliamo del pericolo inflazione e quali effetti potrà avere sui mercati finanziari e sull’economia. “Temporaneità” e “pazienza” termini che oggi sentiamo ripetere spesso, ma che fino a qualche anno fa erano sconosciuti se non vietati. Cos’è cambiato? È cambiato che oggi è arrivata l’inflazione, in tutto il mondo, in più oggi c’è il debito che non appesantisce più solo i bilanci degli stati “canaglia”, ora il debito è una zavorra globale e l’unico modo per arginarlo è quello di tenere i tassi bassi, meglio se a zero, quindi bisogna essere pazienti e ripetere che l’inflazione è “temporanea”. L’inflazione di per se non è un male, dipende sempre dal contesto in cui si forma. Diventa una minaccia per i consumatori se i salari non crescono, diventa un pericolo per il risparmiatore che non investe la propria liquidità, è amica di chi produce materie prime e nemica di chi le deve importare, può essere un acceleratore economico nelle fasi espansive, diventa invece un freno quando nel mondo c’è paura e sfiducia per il futuro. Questa è l’inflazione naturale, poi c’è quella artificiale, creata dagli eccessi di liquidità presenti sul mercato. Quest’ultima è l’inflazione che oggi dobbiamo imparare a gestire, creata dagli enormi stimoli delle Banche Centrali e amplificata in leva dalla speculazione della finanza che alla strenua ricerca di rendimenti, contribuisce ad alzare i prezzi di qualsiasi bene, specie delle materie di cui abbiamo più bisogno oggi: tecnologia e energia. Le banche centrali hanno creato un Frankestein che rischia di impazzire, e non sarà facile fermarlo.