L'Osservatorio della Fondazione Prada a Milano ci svela i segreti delle immagini create al computer
Nicoletta Orlandi Posti, in questa nuova puntata di ART'è, visita all'Osservatorio della Fondazione Prada la mostra “Sturm&Drang” che esplora le applicazioni, le esperienze e gli ambienti legati alla Computer-generated imagery (CGI) con l’obiettivo di svelare la complessità della modellazione al computer e analizzare l’attuale produzione di immagini e il loro impatto sulla nostra percezione quotidiana. L’acronimo CGI indica una pluralità di contenuti visivi statici o animati, creati attraverso l’uso di software di imaging. Questa produzione di immagini e video è finalizzata a diversi ambiti e attività, tra i quali gli effetti speciali al cinema, i videogiochi, le chat room virtuali, ma anche il contesto militare, la medicina, l’ingegneria, la progettazione architettonica, le arti visive, la pubblicità, la televisione, e ancora, le applicazioni di realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR). La mostra, a cura di Luigi Alberto Cippini, Fredi Fischli e Niels Olsen, non è incentrata sul prodotto finale – l’immagine digitale allo stato avanzato – o sulle opere che adottano questa tecnica, ma indaga le fasi e i metodi di produzione che si celano dietro questa potente economia dell’immagine. Il primo piano dell’Osservatorio il visitatore si trova di fronte al prototipo di un ambiente First Person Shooter, un combattimento armato in prima persona, largamente impiegato nei videogiochi e nell’addestramento militare. Il secondo ambiente è un omaggio al romanzo di fantascienza Neuromancer. Scritto nel 1984 da William Gibson è considerato una pietra miliare del genere cyberpunk. Nello specifico. Ecco una serie di loculi/stanze del Cheap Hotel di Chiba, ispirate ai primi capitoli del romanzo, dalle quali il protagonista, il cyber-hacker Case, si connette al cyberspazio. Il secondo piano dell’Osservatorio è occupato da pareti coperti di monitor ed elementi di apparati tecnici, con lo scopo di individuare un possibile formato di presentazione del materiale CGI nel contesto di uno spazio espositivo. É una mostra che dà la possibilità di vedere dell’origine delle infinite immagini delle quali ci nutriamo quotidianamente.