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Oltrepò pavese, "un museo a cielo aperto": dai borghi medievali ai castelli fino all'enogastronomia

Paola Natali intervista per Libero Tv Giovanni Palli, Presidente della Comunità Montana dell’Oltrepò pavese, e Fabio Rubini, giornalista di Libero. Dal turismo alla storia fino alla cultura, “l’Oltrepò pavese è un museo a cielo aperto”, dice Palli, “tra borghi, castelli e torri medievali, come per esempio il Castello Dal Verme di Zavattarello, che dal 2022 sarà visitabile interagendo con i personaggi del tempo riprodotti con degli ologrammi”. Far interagire la storia con la tecnologia “è fondamentale”, spiega Rubini, “l’Italia in questo è ancora abbastanza indietro. Che l’Oltrepò si faccia precursore in questo percorso è molto importante”. Il turismo in Oltrepò è fatto anche di buon cibo e buon vino, un percorso culturale enogastronomico: “Il nostro territorio offre prodotti di grande qualità, dal salame di Varzi al Pinot nero”. Una giornata tipo nell’Oltrepò: “Stradella e Broni, due paesi bellissimi. E le colline dell’Oltrepò per vedere i filari dei vigneti e visitare le cantine locali”, suggerisce Rubini. Per gli amanti del turismo lento, propone Palli, basta inforcare una bici: “Chi arriva da Milano può a Voghera prendere una bicicletta anche con pedalata assistita, arrivare nel borgo medievale di Varzi e poi percorrere la via del Sale fino a Portofino”.

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