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Andrea Crisanti no-vax? Pietro Senaldi: "La follia sul virologo dimostra che gli anti-siero stanno franando"

Pietro Senaldi, condirettore di Libero, nel suo video editoriale di oggi parla del "caso Crisanti". "Abbiamo detto", esordisce Senaldi, "che molta responsabilità del caos riguardo al virus è dei virologi che hanno detto una cosa e il suo esatto contrario. In realtà è colpa anche di certi giornalisti". E spiega: "Prendiamo il caso del povero Andrea Crisanti che fu l'eroe della prima ondata, il virologo che salvò il Veneto. Notoriamente è uno a favore delle restrizioni, a favore dei lockdown, a favore del vaccino. Ora, semplicemente per aver detto una frase di saggezza - ovvero che i no vax non sono responsabili di tutto e che non possono essere usati per coprire gli errori e le inadeguatezze del governo - viene disegnato da parte della stampa come un idolo dei no vax e come un anti vaccinista. Quando invece lui è a favore della riduzione della durata del green pass, che significa essere a favore della terza dose nel più breve tempo possibile". "Poi", continua il direttore, "gli viene messo in bocca anche che sarebbe contrario al vaccino per i bambini, quando invece - a specifica domanda - ha risposto 'grazie a dio Israele sta già cominciando a vaccinarli e quindi sapremo bene se ci sono effetti collaterali e quanto è utile vaccinarli'. Passa dunque contro il vaccino ai bambini". "Insomma", sintetizza Senaldi, "abbiamo uno che vuole estendere il green pass, vuole la terza dose, si augura che in Israele la vaccinazione per i bambini vada bene per poterlo fare anche da noi e passa per un idolo no vax". "Questo dimostra", tuona il direttore, "che la loro teoria sta sempre più franando e che ci sono sempre meno appigli". Senaldi fa l'esempio del green pass. "I no vax sostengono che in nessun Paese ci sono restrizioni come in Italia. Bene: l'Austria ha annunciato il lockdown totale, per tutti,  per 20 giorni; dopo 20 giorni solo per i no vax. E ancora: l'Austria è il primo Paese a stabilire l'obbligo di vaccinazione per tutti i cittadini. Bisogna quindi dedurre", continua il direttore, "che chi ha affrontato in maniera più morbida la quarta ondata adesso è costretto a misure estremamente rigide dell'ultimo momento". "Noi, perché abbiamo utilizzato misure mediamente severe fin dall'inizio", conclude Senaldi, "forse potremo risparmiarci quelle severissime".

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