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Giuditta di Klimt, un'eroina moderna che seduce e poi uccide per salvare la sua comunità

Nella maggior parte dei miti e dei racconti biblici prevale la narrazione di donna sottomessa, che vive in maniera passiva gli eventi in attesa che l’uomo arrivi e la salvi. Insomma, “una donna angelicata e salvifica” come direbbe Dante. In forte contrapposizione a questo ideale troviamo il mito di Giuditta; un’eroina biblica, una donna che per la prima volta sfrutta e utilizza la sua sessualità e forza per prendere in mano la situazione e salvare il suo popolo; riesce infatti a conquistare il generale dell’esercito assiro, Oloferne per poi tagliargli la testa con la sua stessa spada. È grazie a lei che i giudei riescono a sconfiggere l’esercito avversario. Si tratta del personaggio della storia biblica più famoso e rappresentato nel mondo dell’arte, in molti conosciamo le rappresentazioni di Caravaggio, Artemisia Gentileschi e tanti altri grandi artisti di tutte le epoche. Oggi Sofia Lipoli, in questa nuova puntata di Art of Change, racconta la Giuditta di Gustav Klimt dove il pittore raffigura la protagonista come una donna moderna, con il volto di Adele Bloch-Bauer, un’esponente dell'alta società viennese. Questo quadro esprime una potenza pazzesca e Sofia Lipoli consiglia di ammirarlo dal vivo nella Galleria austriaca del Belvedere a Vienna.

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