Pd-Cinque Stelle, il senatore dem a Fausto Carioti: "Enrico Letta attento a chi ci mettiamo in casa"
L'alleanza tra i Cinque Stelle e il Pd è a un punto così avanzato che il Movimento guidato da Giuseppe Conte è pronto ad entrare nella grande famiglia europea dei Socialisti e Democratici. Almeno così racconta Luigi Di Maio. Perché ciò avvenga c'è bisogno del via libera da parte del Pd. Ma non tutti nel partito democratico danno la cosa per scontata. A questo proposito Fausto Carioti, vice direttore di Libero, intervista il senatore Dario Stefano che è presidente della commissione per le Politiche europee. "Occorre chiedere un chiarimento", esordisce il dem, "perché è sempre più frequente avere le posizione dei Cinque Stelle divise a metà: c'è chi vorrebbe entrare nella famiglia dei socialisti in Europa e c'è chi liscia il pelo ai no vax. Io credo che siano posizioni inconciliabili. Anche la posizione espressa da Ferraresi in aula l'altro giorno in tema di giustizia mi sembra che cozzi con le scuse che Di Maio ha chiesto qualche settimana fa sull'ex sindaco di Lodi". "Io credo", puntualizza Stefano, "che ci sia la necessità di chiarire di quale Movimento Cinque Stelle parliamo, perché in ogni occasione, anche nell'elezione del capogruppo al Senato abbiamo trovato un gruppo Cinque Stelle diviso esattamente a metà. Bisogna capire con quale metà dobbiamo interloquire". Chiede Carioti: "La giustizia è fondamentale?". E spiega: "Lei prima faceva accenno all'ex sindaco di Lodi, Simone Uggetti, che è stato assolto da ogni accusa eppure, ciò nonostante, qualche giorno fa, alcuni esponenti dei Cinque Stelle hanno detto che una cosa sono le questioni giudiziarie, un'altra sono la responsabilità politica. È la giustizia il nodo che devono sciogliere i Cinque Stelle se davvero vogliono allearsi con voi?". Risponde Stefano: "Il grande nodo non è solo quello della giustizia, ma questo vale la pena di scioglierlo fino in fondo. Se parliamo di diritti credo che il diritto fondamentale sia quello della libertà che il guistizialismo spesso impedisce di praticare. Ma il tema dei Cinque Stelle si annoda ad alcune questioni principali: sovranismo o europeismo, scienza o no vax, giustizialismo o giustizia. Dobbiamo rimuovere un po' di dubbi che abbiamo". "Capisco che siamo in una fase di transizione", sottolinea Stefano, "lasciamola concludere e chiariamo bene dove si vogliono posizionare". "Noi", conclude il senatore dem, "siamo per il campo largo ma abbiamo la necessità di perimetrare il campo largo per non sconfinare in populismi, sovranismi e cose di cui l'Italia non ha più bisogno".