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M5s, il "golpe" di Beppe Grillo: Appendino e Raggi per commissariare Giuseppe Conte

Giuseppe Conte non controlla i Cinquestelle: è nervoso, irascibile e nonostante le frasi di circostanza, la rivalità con Luigi Di Maio si fa sempre più pressante. La prova arriva dall’ultima assemblea congiunta dei parlamentari: doveva essere l'occasione per stoppare i malumori interni, ma alla fine il dissenso si è manifestato comunque, nonostante gli interventi critici siano stati numericamente esigui. Il tasto dolente è sempre l'elezione del nuovo capogruppo al Senato, un passaggio che rischia di produrre ulteriori fratture sebbene la nomina di Mariolina Castellone - ratificata ieri dai senatori grillini con 58 voti - sia salutata dai “contiani” come un evento perfettamente inquadrabile nel nuovo corso avviato da Giuseppe Conte. Oltre a Di Maio che si sta preparando per scippare il posto all’avvocato del popolo, c’è il fattore G: nel senso di Grillo. Tra il fondatore e l’ex premier i rapporti sono tesi. Beppe doveva scendere a Roma, per ora non si è visto. Ma punta a mettere i suoi nella squadra di vertice: Raggi e Appendino come vice di Conte. Un modo per commissariarlo? 

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