Pietro Senaldi inchioda Luigi Di Maio: "Il vero titolo del suo libro? Un amore chiamato poltrona..."
Pietro Senaldi, condirettore di Libero, ha letto il libro di Luigi Di Maio "Un amore chiamato politica" e lo ha ribattezzato "Un amore chiamato poltrona". "Perché questo è il vero titolo", puntualizza Senaldi nel suo video editoriale di oggi. "Ho capito come mai uno a 35 anni fa una autobiografia, cosa che uno normalmente fa a 70 anni quando si può permettere il lusso di dire certe cose perché ormai è fuori dai giochi". "In realtà", continua il direttore, "più che un'autobiografia è una supplica in cui Di Maio non dice la verità su quella che è la sua vera ferita, ovvero che Giuseppe Conte gli ha sfilato il partito di sotto il naso, ma fa un grande elogio al nuovo leader dei Cinque Stelle, di fatto pregandolo di derogare per lui alla regola del terzo mandato e di ricandidarlo. E casomai, dovesse vincere la sinistra o ci dovesse essere di nuovo una maggioranza di grande coalizione, di preservare il posto da ministro". Continua Senaldi: "Di Maio sacrifica ovviamente la testa dei grillini, dei peones, sostenendo di essere stato circondato da invidia, da ingratitudine, offre la testa dei cadaveri a Conte per continuare lui ad andare avanti". "L'unica notizia", rileva Senaldi, "è quella che prevede di mettere la testa a posto tra sette anni, perché avrà una figlia - ovviamente una figlia e non figlio perché adesso vanno di moda le femmine - quindi la sua fidanzata dovrà mettersi il cuore in pace. E se gli riuscirà l'operazione di farsi ricandidare", conclude il direttore, "ahimè dovremmo metterci il cuore in pace anche noi italiani".