Reddito di cittadinanza, Alessandro Sallusti: "Troppe truffe, diamo quei soldi agli imprenditori"
Alessandro Sallusti, direttore di Libero, dedica il suo video editoriale di oggi all'ennesima notizia di una maxi truffa con il reddito di cittadinanza ai danni degli italiani che pagano le tasse e quindi lo finanziano. Si è scoperto che centinaia di percettori del reddito di cittadinanza in realtà non avevano nessun diritto, alcuni avevano un parco macchine di prim'ordine, altri avevano attività in nero molto redditizie. "Insomma", tuona Sallusti, "le solite storie purtroppo che leggiamo da due, tre anni. Solo che adesso i numeri cominciano a diventare importanti e viene il dubbio che lo Stato non sia in grado di controllare a monte, e non a valle, magari arrivando a valle anni dopo, a chi dà questi soldi e se questi signori ne hanno veramente diritto". "Mi viene in mente", continua il direttore, "che la via maestra per aiutare i giovani che non hanno lavoro sia un'altra, che era tra l'altro una delle versioni del centrodestra del reddito di cittadinanza: diamo questi soldi, questi 700/800 euro al mese non ai percettori, ma agli imprenditori che a loro volta offrono il lavoro e quindi pagano i lavoratori disoccupati". "Certo, anche tra gli imprenditori potrebbe esserci qualche imbroglione", puntualizza Sallusti spiegando però che "gli imprenditori sono più controllabili, perché una azienda è meglio e più velocemente controllabile di un singolo cittadino". "Proviamo a proporre di continuare ad aiutare chi non trova lavoro", conclude Sallusti, "aiutando gli imprenditori a pagare chi non ha lavoro".