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Ddl Zan, caporetto Pd. Pietro Senaldi: "Ecco perché Enrico Letta ha scelto di sacrificare i gay"

Il ddl Zan è stato bocciato in Aula e adesso il Pd grida allo scandalo incolpando di tutto Matteo Renzi. Per il condirettore di Libero, Pietro Senaldi, "in realtà se l'Italia non ha la sua legge anti omofobia il responsabile non è Renzi, ma Enrico Letta". Nel suo video editoriale di oggi Senaldi spiega il perché. "Il primo motivo è che i senatori di Italia Viva sono dodici e il ddl Zan non è stato approvato per 23 voti e l'aritmetica ha il suo peso nella cosa. Il secondo motivo", continua il direttore, "è che Letta sapeva benissimo che avrebbe perso in Aula. E allora c'è da chiedersi, non essendo Letta uno sprovveduto, perché è andato così al massacro". Secondo Senaldi, il segretario del Pd "ha usato ieri i gay come il giorno prima aveva usato la Cgil, ovverosia per le sue battaglie politiche". Cosa doveva fare Renzi? Sapeva benissimo che se non passava la legge lo incolpavano e voleva dare un messaggio ai suoi parlamentari perché il Pd, che ha una percentuale effettiva attorno al 14% in Parlamento, è convinto di poter eleggere un presidente della Repubblica, fare tutti i giochi come è sempre stato. Invece", continua Senaldi, "a questo giro gli va male e la Caporetto sul ddl Zan è un campanello di allarme che Letta ha voluto suonare al suo partito. E che ci siano andati di mezzo i gay", conclude il direttore, "poco importa al segretario del Pd".

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