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Unimpresa, gli statali premiati per aver girato i pollici durante la pandemia: su lo stipendio del 10%

Durante la pandemia c'è una categoria che se l'è passata meglio delle altre. Niente tagli di stipendio, niente paura di perdere il posto, quarantena sempre pagata senza problemi di fondi, tutti a lavorare da casa. Certo, tra gli statali ci sono anche gli operatori della sanità, i vigili del fuoco, le forze dell'ordine, che hanno fronteggiato il Covid in prima linea e permesso al Paese di andare avanti, ma nella stragrande maggioranza gli oltre 3 milioni di dipendenti pubblici se la sono cavata senza troppi sforzi. Ed ecco il bello. Oltre a non aver avuto problemi e, in molti casi, ad aver sgobbato meno del solito, provocando non pochi disagi in molti settori della pubblica amministrazione, gli statali ora riceveranno anche un premio. Secondo quanto ha calcolato l'ufficio studi di Unimpresa sulla base dei dati del Documento programmatico di bilancio, infatti, la spesa per i loro stipendi passerà dai 179,4 miliardi di quest'anno ai 183,8 del 2024. Non tutti, ovviamente, avranno gli stessi aumenti, ma complessivamente si tratta di un incremento di 17,7 miliardi, che in termini percentuali significa quasi il 10%. Insieme alle pensioni si tratta dell'unico voce di spesa destinata, almeno sulla carta, ad aumentare. Al prossimo sciopero dei travet per protestare contro i mancati adeguamenti di stipendio ricordiamocelo.

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