Luca Morisi, Pietro Senaldi: "Se lo sputt*** è leghista e a sputt*** è il Corriere, va tutto bene"
Pietro Senaldi, condirettore di Libero, dedica il suo video editoriale di oggi al Corriere della Sera che ha pubblicato oggi delle intercettazioni hot sull'adescamento che Luca Morisi ha fatto sui due escort. "Le ha abbastanza nascoste a pagina 18, ma non si parla d'altro", fa notare Senaldi che spiega cosa si apprende da queste intercettazioni. "Si apprende innanzitutto che il Morisi non ha portato la droga poi si scoprono i suoi gusti sessuali, da omosessuale cercava questi partner giovani, attivi e dominanti, quindi si suppone sia passivo". "Tutte queste pruderie", incalza il direttore, "il Corriere le pubblica in bella evidenza e l'ordine dei giornalisti non dice niente perché tanto sono intercettazioni...". "Vorrei ricordare", prosegue Senaldi, "che io in quanto direttore responsabile di Libero venni condannato perché quando nell'agosto di qualche anno fa cinque ragazzi extracomunitari stuprarono una coppia di turisti copiammo il verbale dei carabinieri sul quale c'era la descrizione dello stupro con la scritta 'doppia penetrazione'". "Anche abbastanza innocentemente, senza renderci conto di sconvolgere la sensibilità di tutta Italia", prosegue Senaldi, "copiammo il verbale dei carabinieri. Io venni processato dall'Ordine dei giornalisti, venni condannato e via dicendo". "Era un atto pubblico e della ragazza polacca non si conoscevano le generalità", tuona il direttore che fa il paragone con Morisi: "Sanno tutti chi era e cosa aveva fatto. Era una conversazione privata per altro di interesse penale completamente irrilevante, ma siccome è della Lega e si può tranquillamente sputtanare sui giornali e addirittura si fa passare come uno scoop". "Invece", conclude amareggiato Senaldi, "il nostro servizio era solo volgarità".