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Pietro Senaldi contro Enrico Letta: "Il comunismo non c'è stato? La deve piantare"

Per Pietro Senaldi, condirettore di Libero, "il segretario del Pd, Enrico Letta, dice una stupidaggine quando, attaccando Carlo Fidanza e Fratelli d'Italia, sostiene che nella nostra Costituzione c'è l'antifascismo come precetto". Nel suo video editoriale di oggi il direttore puntualizza che "nei 139 articoli della Costituzione non c'è questa parola". "È ispirata a valori antifascisti, ma", spiega Senaldi, "i nostri padri costituenti erano molto più aperti e democratici, svegli e liberali dell'attuale classe dirigente del Pd". "Quindi", continua il direttore, "la nostra Costituzione è ispirata tra gli altri ai valori dell'antifascismo, ma non c'è scritto da nessuna parte che sia antifascista". Senaldi spiega che Letta dice questa cosa perché "alla richiesta a Fratelli d'Italia di ripudiare il fascismo alla sinistra viene richiesto di ripudiare il comunismo e loro rispondono che il comunismo in Italia non c'è stato, che l'anticomunismo non è nei valori fondanti della Costituzione". "Il fatto che in Italia non ci sia stato il comunismo è tutto da vedere perché governano ancora oggi", tuona Senaldi specificando che "il comunismo è il male assoluto esattamente come il fascismo e chi è stato comunista farebbe bene a ripudiarlo". "L'errore della destra", secondo il direttore, "è stato quello di non essere stata becera come la sinistra". E spiega: "La destra dovrebbe rinfacciare alla sinistra, anche se sono passati trent'anni dalla svolta di Occhetto, il comunismo. Anche perché, diciamoci la verità, persone viventi con tessere del Partito Nazionale Fascista non ci sono, mentre quelle con tessere del Partito Comunista Italiano sì e anche in parlamento, non ultimo il ministro Orlando, Dalema, Veltroni". "Letta la deve piantare", chiosa Senaldi aggiungendo: "Visto che la Costituzione, per metà l'hanno scritta i comunisti comincio a pensare che non sia proprio così bella".

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