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Pietro Senaldi su Massimo Galli indagato per i concorsi: "Vi spiego io perché è finito nel mirino dei pm"

Pietro Senaldi, condirettore di Libero, dedica il suo video editoriale di oggi al virologo Massimo Galli che è stato indagato per associazione a delinquere per aver "pilotato dei concorsi universitari". "I concorsi universitari in medicina e in tutte le facoltà italiane sono truccati?" chiede provocatoriamente Senaldi che risponde "Ma va! Galli è l'unico che li trucca, ammesso che lo abbia fatto? Questa sarebbe una notizia". "La verità" prosegue il direttore "è che è finito indagato: caro professore benvenuto nel club, è il prezzo della fama e del successo". Spiega Senaldi rivolgendosi direttamente a Galli: "Se lei non andava in tv per un anno dispensando i suoi saperi sul covid i pm l'avrebbero lasciata tranquilla o comunque questa inchiesta non avrebbe fatto scalpore. Purtroppo in Italia chi fa qualcosa, dalla medicina al giornalismo e all'economia, finisce nelle grinfie dei pm e poi dopo anni si sa se è stato un perseguitato innocente o se davvero l'aveva fatta grossa. Io", continua il direttore, "posso solo farle i miei auguri ma purtroppo questa è la giustizia in Italia". Senaldi ricorda che "c'è un pm che ha chiesto di condannarmi a otto mesi di carcere per aver pubblicato il titolo 'Patata bollente' per dire che Virginia Raggi era un sindaco disastroso". "Cosa che io dissi cinque anni fa", puntualizza il direttore, "e che adesso i romani hanno confermato. Spero di avere fortuna con i giudici, però certamente nel caso non l'avessi non potrei contare sulla solidarietà che ha avuto il sindaco di Riace Mimmo Lucano". E spiega: "Lucano è stato condannato a 13 anni di carcere per truffa ai danni dello Stato e peculato, un reato molto più grave del mio,  e la sinistra ha aperto un conto di solidarietà per rimborsare chi ha truffato lo Stato e quindi tutti noi per 900 mila euro". "Perfetto così", conclude amareggiato Senaldi.

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