Mance da tassare, Fisco-vampiro in Italia: la clamorosa decisione della Cassazione
Le mance fanno parte del reddito e quindi vanno tassate. È questa la clamorosa decisione della Cassazione, che ha dato ragione alle pretese dell'Agenzia delle entrate nei confronti di un contribuente di Sassari. Il lavoratore, capo del ricevimento in un albergo, è finito nel mirino del fisco per non aver dichiarato oltre 73mila euro di entrate, frutto delle mance accumulate durante l'anno. Condannato in primo grado, il contribuente è stato invece assolto dalla Commissione tributaria regionale, secondo cui in base al testo unico delle imposte sui redditi, avendo natura aleatoria e non essendo erogate dal datore di lavoro, le mance non gonfiano l'imponibile. Diversa la posizione della Cassazione. Le somme percepite a qualsiasi titolo in relazione ad un rapporto di lavoro subordinato, ha sentenziato la suprema corte, rientrano nel reddito sottoposto a tassazione. Attenzione, perché non si tratta solo di soldi. Il fisco può applicare i suoi balzelli su tutti gli introiti che derivano dal proprio lavoro, in denaro o in natura. Insomma, bisogna pagare le tasse anche sui regali.