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Riforma del catasto, "di quanto aumentano le tasse con la revisione": i conti del leghista Alberto Gusmeroli

Il governo sta lavorando alla riforma del Fisco all'interno della quale dovrebbe essere inserita la revisione del catasto, cioè degli estimi su cui si basa l'imposizione sugli immobili. Però, anche all'interno della maggioranza, c'è chi dice no. Fausto Carioti, vicedirettore di Libero, intervista a questo proposito Alberto Gusmeroli - deputato della Lega, che ha da poco scritto il libro "Non ne fisco più" - che sostiene, insieme al suo partito, di essere contrario ad ogni intervento sul catasto. "Siamo contrari per una semplice ragione", spiega Gusmeroli a Carioti "Bisogna avere onestà intellettuale e dire che se si tocca il catasto si aumentano le tasse a tutti non solo a chi ha tante case perché vuol dire che nelle compravendite costano di più imposte di registro, quelle ipotecarie e catastali. Vuol dire che costano di più i servizi sociali". E spiega: "Ricordiamoci che aumentare la rendita catastale della prima casa vuol dire incidere sull'Isee e quindi sui costi degli asili nido con la conseguenza di tante famiglie in difficoltà che non avrebbero più l'assistenza". "Bisogna pensarci bene", sintetizza .Gusmeroli, "perché toccare le rendite catastali incide su Imu, Isee, imposte ipotecarie e catastali, imposte di successione, di donazione, imposte di registro". "Quando sento: facciamo la riforma catastale a parità di gettito", tuona il leghista, "io dico che è impossibile. Bisogna avere onestà intellettuale perché abbraccia cinque, sei imposte ed è impossibile mantenere lo stesso livello di tassazione".
La Lega chiede al governo anche una pace fiscale nei confronti dei contribuenti e Carioti fa notare a Gusmaroli che "detta così sembra un condono". Risponde il deputato del Carroccio: "Non è assolutamente un condono". E spiega: "Dobbiamo prendere atto che tante attività economiche stanno ripartendo ma hanno indietro tantissimo da pagare degli anni precedenti. Un 2020 che è stato sospeso per tante attività economiche in quanto a versamenti Iva, Inps e Irpef, se vogliamo crescita economica bisogna in qualche modo rateizzare a lungo termine, 5, 10 anni, senza sanzioni e senza interessi quello che non si è riusciti a pagare negli anni precedenti". "Non è una colpa non riuscire a pagare le imposte regolarmente dichiarate", conclude Gusmeroli, "è una colpa evaderle. Qua non si parla di condono".

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