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Green Pass, cortocircuito no-vax: "Un complotto", come e perché si spaccano sul referendum

Il Tg di Libero apre oggi con lo scontro tra pediatri a proposito della vaccinazione anti covid per i bambini.  Per Alberto Villani, della Società italiana di pediatria e direttore del dipartimento del Bambin Gesù di Roma si tratta di una  “grande conquista”. E ai genitori che manifestano preoccupazioni a riguardo dice di stare tranquilli perché esistono “organismi di controllo molto rigidi”.  Di parere contrario il preside della facoltà di medicina della Statale di Milano e responsabile pediatria degli ospedali Sacco e Buzzi, Vincenzo Zuccotti, ha chiarito che “vaccinare i bambini non è la priorità, tranne che per le categorie a rischio”. Per lui, “se si infettano è in forma leggera, a bassa carica virale. Non solo, mantenendo in circolazione il virus aiutano a raggiungere l’auspicata immunità di gregge”.  Se la comunità scientifica è divisa sui vaccini, i no vax si stanno spaccando sul referendum abrogativo del green pass. “Non firmate”, è l’appello che viaggia sui social. Il perché è presto detto:  è una trappola. I no-vax sono una minoranza e non hanno i numeri per raggiungere il quorum. Inoltre, sono partiti tardi non come il referendum sulla giustizia, la cannabis o l'eutanasia e, come fa notare il  presidente emerito della Corte costituzionale Flick il  referendum abrogativo del green pass "potrebbe arrivare quando la norma sarà superata”. Quindi è abbastanza inutile. LiberoTg prosegue con la sentenza della Cassazione su Whatsapp:  per la popolare app di messaggistica è arrivata la prima condanna per diffamazione. Se vi state chiedendo come sia possibile diffamare qualcuno attraverso un messaggio privato, la spiegazione c'è. La frase incriminata è stata pubblicata sullo stato del profilo, il cui contenuto è visibile a tutti i contatti in rubrica che abbiano scaricato la app. Per questo, ha spiegato la Cassazione, condannando definitivamente l'uomo a 3mila euro di multa più le spese legali, è stato possibile applicare l'articolo 595 del Codice penale, che punisce chiunque, comunicando con più persone, offende l'altrui reputazione.  Il Tg dà conto poi dei tanti tesori che custodiamo, forse senza neanche saperlo, nelle nostre cantine. Con vinili, prime edizioni di libri, vecchie poltrone, videogiochi da recuperare a casa della nonna o dell’anziana zia, ci si può davvero arricchire. L’ultimo servizio è dedicato all’ennesimo sgarbo che subirà Meghan Markle dalla Royal family. A differenza dei figli che ha fatto con il principe Harry, la primogenita di Beatrice di York avrà un titolo nobiliare. La piccola, nata a Londra sabato 18 settembre, probabilmente non avrà il titolo di Altezza Reale, a meno che la regina non decida diversamente, ma rispetto ad Archie e  a Lilibet Diana, può vantare di essere contessa come il padre e la madre dopo il matrimonio con il conte Edoardo Mapelli Mozzi.

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