Sessant'anni di Salone del Mobile tra business e cultura. La mostra in Triennale
È vero: il Salone del Mobile crea un indotto economico importantissimo, è linfa vitale per l’industria italiana Ma è altrettanto vero che il Salone del Mobile e gli eventi del FuoriSalone sono anche Cultura (con la C maiuscola). Lo dimostra questa esposizione alla Triennale di Milano che ha come obiettivo quello di raccontare 60 anni di progetti culturali che il Salone del Mobile ha realizzato in città. Nicoletta Orlandi Posti, in questa nuova puntata di ART'è, ne parla con Stefano Boeri, presidente di Triennale, nonché curatore del SuperSalone di quest’anno.
Curata da Mario Piazza l’esposizione non si sviluppa lungo un percorso cronologico. Piuttosto vuole generare, stimolare come fosse una poesia, sensazioni e riflessioni. Come quella sulla nascita dello stile italiano, sull’abitare, sul concetto di mobile, sulla fragilità delle nostre azioni e quindi sull’ecologia e la finitezza delle risorse, sulla comunicazione, sull’artigianato, sull’ambiente domestico. Senza dimenticare, ovviamente, i Maestri del design. L’archivio è un altro elemento che la mostra racconta e rappresenta, uno spazio che rende in forma figurata il dato statistico e cronologico di questa intensa attività di produzione culturale. Per accedere alla mostra bisogna entrare in questa enorme fotografia che ritrae i fondatori del salone: tutti uomini. Dal 1961 ad oggi le cose sono cambiate. Oggi alla guida della più importante manifestazione di design a livello internazionale c’è una donna: Maria Porro. La mostra si può visitare gratuitamente fino al 13 settembre.