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Educazione sessuale a scuola? Il fallimento della Spagna con gli adolescenti

La Spagna di Pedro Sanchez è uno dei Paesi più avanzati in fatto di educazione sessuale nelle aule scolastiche. A partire dalla scuola media quasi tutti gli istituti forniscono lezioni e solo il 15% degli alunni, concentrati nei collegi religiosi, non le segue. I risultati, però, non sono quelli sperati. Secondo un servizio di El Pais, anzi, si tratta quasi di un fallimento. Perché, da quando il sesso è materia di studio, tra gli adolescenti è diminuito l’uso del preservativo mentre è aumentata l’incidenza delle malattie a trasmissione sessuale e l’accesso alla pornografia on line.
A volte le lezioni sono molto generiche e algide, ma in non pochi casi gli insegnanti ci danno dentro senza evitare i temi più scabrosi. E il successo fra gli studenti è notevole. Ci si appassiona alla questione della forma dei vibratori e delle definizioni dei diversi tipi di sesso orale. Alla domanda dell’insegnante: tuo padre ti sorprende mentre ti masturbi; cosa fai? Scappo di casa, dice uno. Mi rimetto i pantaloni, ribatte un altro, più realista.
Insomma, a dispetto delle aspettative del legislatore illuminato, i ragazzi reagiscono da ragazzi alle questioni sessuali. Cioè con passione anche eccessiva. E da più parti ormai si invoca una riforma dell’insegnamento.

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