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Alfredo Pirri manda in frantumi il pavimento del Castello Maniace di Siracusa

Il Castello Maniace è uno dei più importanti monumenti del periodo svevo a Siracusa. Luogo fortificato sin dai tempi degli antichi Greci, successivamente roccaforte bizantina fu edificato dall’architetto Riccardo da Lentini su ordine di Federico II di Svevia. Era il 1232. Oggi il Castello ospita l'installazione di Alfredo Pirri "Passi". Nicoletta Orlandi Posti, in questa nuova puntata di ART'è, mostra gli ottocento metri quadrati ricoperti di specchi calpestabili attraverso i quali Pirri ridisegna l’ambiente, realizzando una perfetta sintesi tra architettura e natura, tra storia e arte contemporanea. Una trasformazione radicale, tra suggestioni di tipo estetico e simbolico, nel moltiplicarsi di luce, spazio, linee, forme. Il soffitto e le pareti, sdoppiandosi e frammentandosi sullo specchio, destinato a infrangersi sotto il peso di migliaia di passi, producono immagini nuove, dilatate, plurali, irregolari. Camminando sopra alla superficie – calpestabile in sicurezza grazie al tipo di materiale utilizzato – il visitatore diventa protagonista di una performance collettiva, come spiega la curatrice della mostra Helga Marsala. Sul pavimento in frantumi “galleggiano”, come testimonianze emerse dagli abissi, alcuni reperti provenienti dal Museo archeologico “Paolo Orsi” di Siracusa, in dialogo con le leggerissime sfere colorate realizzate dall’artista: sono pesanti “proiettili” in pietra di antiche catapulte, divenuti qui oggetti misteriosi, metafisici, dal forte valore simbolico e formale. In una seconda sala, intitolata all’aspetto grafico e progettuale del lavoro, sono esposti dei frammenti di capitelli ritrovati in loco, memorie storico-architettoniche accostate ad altre opere di Pirri: due nuovi disegni e una maquette di specchi dedicati al Maniace, insieme a una serie di acquerelli recenti.

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