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I giovani e i lavori stagionali: sì all'indipendenza economica, no allo sfruttamento
Il Covid ha messo in difficoltà i sistemi economici dei Paesi di tutto il mondo. Ma oggi, che la situazione pandemica è più controllata, le occasioni di lavoro non mancano. I giovani hanno voglia di mettersi in gioco anche con lavori occasionali o preferiscono attendere una situazione più stabile? I ragazzi che hanno risposto sono propensi a darsi da fare, a rendersi indipendenti sia dal punto di vista economico che psicologico soprattutto durante la stagione estiva, perché durante il resto dell'anno sono impegnati con lo studio. I giovani sono anche consapevoli, però, del rischio di essere sfruttati. I lavori stagionali, infatti, spesso vengono sottopagati e questo scoraggia. Molti lavorano per dieci, undici ore al giorno come bagnini, baristi, camerieri con paghe non dignitose che non permettono l'indipendenza economica. La loro richiesta allo Stato è quella di essere considerati risorse e quindi chiedono di essere valorizzati e impiegati dignitosamente.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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