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Giancarlo Giorgetti scende in campo per salvare il vaccino italiano: ecco chi ostacola la ricerca

Il Tg di oggi di Libero apre con gli affari di Enrico Letta in Cina: durante il suo incarico di rettore alla “Sciences Po” di Parigi, il segretario del Pd - oltre alla creazione di una vasta rete internazionale e ai rapporti con alcune istituzioni arabe - ha stretto un legame con ToJoy, che è una società che si occupa di lanciare startup in Asia e di favorire l'ingresso di imprese straniere in Cina. Non si è trattato di un rapporto sporadico, ma di un vero e proprio incarico. Sul fronte pandemia, l’aumento dei contagi con la variante delta del coronavirus, in Italia, inizia a preoccupare.  Stando ai numeri, alcune Regioni potrebbero tornare in zona gialla: nel mirino Sicilia, Marche, Campania  e Abruzzo. Il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, però, è ottimista, ritenendo il passaggio dal bianco al giallo non immediato. Intanto sta procedendo con buoni risultati la sperimentazione del vaccino italiano Reithera con la prima dose efficace al 93 per cento e la seconda al 99 per cento. Produce gli anticorpi per sconfiggere il virus del Covid-19, è ben tollerato, ma la Corte dei Conti ha bloccato i fondi per proseguire nella fase tre. Il governo aveva assegnato al progetto 50 milioni di euro nel decreto Rilancio, ma il provvedimento è stato bocciato. Ora il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, promette che si andrà avanti con la ricerca. Il Tg di Libero chiude con due servizi sugli Europei vinti dall’Italia. Il primo racconta del razzismo scatenato dai rigori sbagliati dai giocatori di colore Marcus Rashford, Bukayo Saka e Jadon Sancho. I tre, dopo la partita, sono stati coperti di insulti razzisti dai loro stessi tifosi. Sui social sono comparse frasi come “fuori dal mio Paese” o “torna in Africa”. In attesa di vincere qualcosa, quindi, i supporters inglesi potrebbero almeno imparare a perdere. L’ultimo servizio del Tg è dedicato al principino George che in tribuna a Wembley ha vissuto il suo primo trauma, almeno come tifoso.

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