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Euro 2020, l'affondo di Pietro Senaldi: "Marco Travaglio ed Enrico Letta? Gli italiani che hanno perso"

L'Italia ha vinto gli Europei, però ci sono degli italiani che hanno perso. Pietro Senaldi, condirettore di Libero, nel suo editoriale di oggi dedica tre "cartoline" a Marco Travaglio, Enrico Letta e alla sinistra. "Travaglio", ricorda Senaldi, "si augurava che l'Italia perdesse, addirittura un suo giornalista Massimo Fini tifava Belgio sostenendo che era meglio perdere pur di non dare il merito della vittoria a Mario Draghi". "È evidente che Draghi non ha nessun merito nella vittoria e nessuno intende darglielo", tuona Senaldi. "Il merito lo hanno i giocatori, al massimo ce l'ha la fortuna, fatto sta che è stato sfortunato: voleva essere un menagramo e invece oggi è lo zimbello dei social". Prosegue il direttore: "Ha perso pure Letta, anche se adesso cerca di salire sul carro dei vincitori. L'uomo che ha cercato di trasformare gli Europei in una battaglia politica imponendo alla Nazionale di inginocchiarsi e disperdendosi in una retorica europeista e buonista. I nostri ragazzi hanno vinto anche senza inginocchiarsi; hanno vinto tirando fuori i denti; pur non essendo forse la squadra più forte tecnicamente hanno vinto tirando fuori la grinta e la cattiveria che è l'unico modo in cui si può vincere nello sport". "È una Nazionale interamente bianca, ma questo non vuol dire nulla", puntualizza Senaldi spiegando che di fatto "ha perso tutta la retorica di sinistra e la stampa nostrana che puntava sulla Francia sostenendo che era più forte perché multietnica salvo poi essere eliminata piuttosto in fretta; sull'Inghilterra e i suoi giocatori di colore". E a questo proposito il direttore dice che "bisogna registrare che i tifosi inglesi oggi stanno insultando pesantemente e con termini razzisti, da condannare ovviamente, i tre giocatori che hanno sbagliato i rigori decisivi". Conclude Senaldi: "Chiunque cerchi di utilizzare lo sport a fini politici finisce per perdere anche quando l'Italia vince".

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