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Palermo, i furbetti del cartellino in Comune: timbrano, vanno a correre e noi li paghiamo

Andavano a fare la spesa, oppure a fare sport dopo aver timbrato il cartellino che attestava che loro erano al lavoro. Invece i 28 dipendenti del Comune di Palermo, finiti nella rete della Guardia di Finanza, facevano tutt'altro, ovviamente a spese nostre. Oltre alla beffa nei confronti dei colleghi onesti, anche il danno a carico dei contribuenti. Per otto dipendenti del Comune di Palermo sono scattati gli arresti domiciliari, mentre per altri 14 l’obbligo di dimora. Tra i furbetti del cartellino una persona indagata per mafia e il padre di Angela da Mondello, all'anagrafe Angela Chianello, la casalinga palermitana diventata famosa per aver risposto in un'intervista "Non ce n'è Coviddi". Per la Guardia di Finanza che ha condotto le indagini, non si tratta di furbetti ma di veri e propri criminali, con un forte senso d'impunità e disaffezione al lavoro.

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