Mario Draghi e la telefonata con Beppe Grillo sulla riforma della giustizia: così il premier ha distrutto il M5s
Così Mario Draghi ha distrutto i grillini. La riforma della giustizia targata Marta Cartabia fa esplodere quello che resta dei Cinque Stelle, con l’ala governista che sostiene il guardasigilli e i gruppi parlamentari che invece sono in fermento. Tra gli scontenti si segnalano anche l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro Alfonso Bonafede, secondo il quale l’M5S ieri “è stato drammaticamente uguale alle altre forze politiche". C’è poi Alessandro Di Battista, che parla esplicitamente di “bagno di sangue” e di “calata di braghe”. Ma un ruolo di primo piano nell’implosione dei pentastellati lo ha avuto direttamente il premier Mario Draghi. Per scongiurare l’astensione del Movimento, racconta ilfattoquotidiano.it, SuperMario avrebbe infatti chiamato Beppe Grillo, il quale poi avrebbe spinto i suoi quattro ministri a sostenere il provvedimento. D’altra parte era stata sempre una chiamata tra i due a spingere i Cinque Stelle ad appoggiare l’esecutivo guidato dall’ex governatore della Bce. Insomma, Beppe non sa proprio dirgli di no…