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Senato, via libera: voteranno anche i 18enni. Il dubbio: allora che senso hanno i due rami del Parlamento?

Una volta, prima di oggi, soltanto chi aveva compiuto 25 anni poteva eleggere i senatori, adesso lo potranno fare tutti i maggiorenni. L’aula di Palazzo Madama ha infatti approvato la riforma costituzionale che prevede il voto  ai 18enni per la cosiddetta Camera alta del nostro Parlamento. A favore della riforma si sono espressi 178 senatori, 15 hanno votato contro e 30 si sono astenuti, tra cui gli esponenti di Forza Italia per i quali serve serietà, non bastano i like. Soddisfatto invece il fronte progressista, dal Pd ai Cinquestelle che vede così allargarsi il bacino di potenziali elettori, tant’è vero che alcuni grillini già sperano in una elezione diretta del presidente della Repubblica e su questo sono d’accordo con Fratelli d’Italia. Ora bisognerà attendere tre mesi per l'entrata in vigore della riforma ma dalle prossime Politiche l’elettorato attivo cambierà. A questo punto però i critici avanzano un dubbio: se cadono le storiche differenze tra i due rami del Parlamento che senso ha avere Camera e Senato?

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