Cerca
Cerca
+

"Prigione N.5", il diario dell'artista curda Zehra Doğan rinchiusa nelle carceri di Erdogan

Al Pac di Milano, dove è in corso la mostra Il tempo delle farfalle con le opere di Zehra Doğan, l'artista curda presenta in anteprima assoluta la sua graphic novel Prigione n. 5 edita da Beccogiallo. Zehra Doğan è un'artista, una giornalista, fondatrice della prima agenzia di stampa interamente femminile, e soprattutto un'attivista per la libertà del popolo curdo. Vive da esule a Londra perché non può più tornare a casa in quanto sgradita al presidente della Turchia Erdogan che l'ha rinchiusa in galera con l'accusa di propaganda terroristica per aver mostrato le violenze dell'esercito di Erdogan con una sua opera, una vignetta postata su Twitter. È bastato questo per farla finire in prigione, da dove però non ha mai smesso di fare arte coinvolgendo le compagne di cella. Usava quello che aveva a disposizione lenzuola, asciugamani, fogli di giornale o pacchetti vuoti di sigarette su cui creare con caffè (potevano berne uno a settimana) tintura di iodio, penne a sfera, té, melograno, cenere, fili di lana e persino sangue mestruale. Quei lavori riuscivano a varcare la soglia dei vari carceri in cui è stata imprigionata con la complicità di sua sorella che al termine delle visite, li portava via fingendo davanti alle guardie che fossero indumenti da lavare. Ora sono esposti al Pac diretto da Diego Sileo e accendono nuova attenzione all'arte che nasce dietro le sbarre mettendo insieme la pratica femminista, la condivisione, l'ascolto dell'altra. Nicoletta Orlandi Posti in questa nuova puntata di ART'è parla con Zehra Doğan dell'arte come forma di resistenza e con Federico Zaghis, direttore della casa editrice BeccoGiallo, della graphic novel "Prigione N.5": testimonianza autobiografica di straordinario coraggio e profonda ingiustizia che è il risultato di un lavoro ostinato e creativo che ha trasformato gli anni di reclusione in resistenza. La mostra di Zehra Doğan, curata da Elettra Stamboulis, è dedicata a Aida Patria Mercedes, Maria Argentina Minerva e Antonia Maria Teresa Mirabal, le tre sorelle che combatterono la dittatura di Trujillo tra il 1930 e il 1960 con il nome di battaglia Las Mariposas, le farfalle. Vennero brualmente uccise. "Il tempo delle farfalle" di Zehra Doğan va assolutamente vista perché, al pari di "Prigione N.5" non vi lascerà indifferenti.

Dai blog