Ddl Zan, Matteo Renzi minacciato di morte. La denuncia e le risse a sinistra: ecco perché la legge sta affondando
Le risse a sinistra affossano il ddl Zan. La disponibilità di Italia viva a modificare la legge anti-omofobia fa partire la faida tra i progressisti, con Matteo Renzi che denuncia addirittura “insulti e minacce di morte” nei suoi confronti. Il renziano Ivan Scalfarotto, sottosegretario all’interno, prova a far ragionare i colleghi giallorossi: “Io il disegno di legge così com’è l’ho votato alla Camera e lo rivoterei, ma senza un consenso preventivo e ampio rischiamo di far fallire tutto”. Il deputato dem Alessandro Zan, però, non sembra avere alcuna intenzione di trattare. E lancia un appello: “Vogliono affossare il provvedimento, dobbiamo reagire. Andiamo in Senato il 13 luglio e vediamo, ognuno si prenderà le sue responsabilità”. Con lui, tra gli altri, anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, la ministra per le politiche giovanili Fabiana Dadone e gli irriducibili di Leu. Alla fine, comunque vada, per i compagni sarà un insuccesso…