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"Mio giudice", il romanzo di un magistrato che racconta il volto umano della giustizia

Un giudice e un delinquente. Il primo Franco Scala, proveniente da una famiglia agiata, ha potuto studiare ed è diventato magistrato di sorveglianza. L’altro, Sasha Iannitto è un derelitto, abbandonato dalla madre su una spiaggia. Entra ed esce dal carcere. Mio giudice è il romanzo di Alessandro Giordano (Mursia)  un magistrato che svela il lato umano della giustizia raccontando il legame che si crea tra Franco e Sasha: due mondi agli antipodi, due modelli di vita, l'uno cresciuto nella devianza e l'altro nella legalità, imparano a confrontarsi e a coesistere. Un giudice dal volto umano e un reo in cerca di riscatto viaggiano, così, all'interno di una varia umanità, tra periferie e quartieri della Roma bene, tribunali e carceri, crimine e legalità, malavita e istituzioni. In questo percorso fede e disabilità sono protagoniste in un continuo confronto con le difficoltà della vita. Ne parla Lucia Esposito nella sua rubrica “Un libro in due minuti”.

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