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La Juventus manda in crisi la sinistra: da Togliatti al caso Napoli
La Juventus manda in crisi la sinistra. Gaetano Manfredi, candidato sindaco di Napoli per Pd e Movimento Cinque Stelle, ha ammesso candidamente di essere un tifoso bianconero, provocando il caos tra sostenitori e avversari. Sui social è partita la guerra degli sfottò, mentre il suo concorrente Catello Maresca, in corsa per il centrodestra, ha ricordato che suo padre lo portava a vedere Maradona. E non è finita qui. Perché il dibattito si è spostato perfino sul Corriere del Mezzogiorno, dove Walter Veltroni ha spiegato come lui, sostenitore della Vecchia Signora, sia riuscito a fare il sindaco di Roma e Antonio Polito ha messo in guardia Manfredi sul fatto che a Napoli la fede azzurra è una specie di religione. Già. Tanto che il professor Guido Clemente di San Luca, sempre sul Corriere del Mezzogiorno, ha fatto un pezzo intitolato così: “Tifare Juve non è ininfluente. Evoca dispregio per le regole”. Nel frattempo i problemi di Napoli, tra cui il rischio di dissesto economico, possono aspettare. Evidentemente aveva ragione Togliatti, quando avvertiva i compagni del Pci sull’importanza del pallone. “Non è possibile”, diceva il leader comunista, “fare la rivoluzione senza conoscere i risultati della Juventus”.
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La Postina con Zanellato diventa Dotta
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