Giovanni Brusca, Vittorio Feltri: "È difficile ma dobbiamo essere garantisti anche con lui. Il rischio è invocare la pena di morte"
Il direttore di Libero Vittorio Feltri dice la sua sulla scarcerazione del pentito Giovanni Brusca: "Fu l'assassino di Giovanni Falcone, ammazzò 150 persone tra cui un bambino che sciolse nell'acido. Quest'uomo è stato scarcerato dopo 25 anni di detenzione: la cosa ha suscitato scandalo, ovvio, gli atti di una persona simile non possono essere accantonati. Ma la legge italiana è questa: dopo anni di galera devi godere del privilegio di poter uscire, perché è un cittadino e un delinquente come tutti gli altri. I giudici non potevo continuare a tenerlo in carcere. Certo, qui scatta una contraddizione: la gravità dei suoi reati non placa la rabbia dei cittadini, i quali insorgono contro la libertà dell'uomo. Dal punto di vita etico e morale non è giusto, ma purtroppo le leggi non possono contenere eccezioni per chi è più cattivo: il rischio altrimenti è quello di invocare di nuovo la pena di morte. Quindi dobbiamo essere garantisti persino con Brusca: so che è una cosa che richiede sacrificio e ripugna la nostra coscienza, ma dobbiamo essere sempre rispettosi delle leggi, non soltanto quando le leggi ci piacciono".