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Cashback, 5 miliardi buttati: invece di combattere l'evasione ha regalato soldi ai furbetti

Ci mancavano solo i furbetti del cashback. Da quando Giuseppe Conte ha lasciato l'incarico non se n'è parlato più molto, ma tra le varie misure considerate utili a favorire la ripartenza dopo la crisi pandemica l'ex presidente del Consiglio aveva inserito anche due strumenti finalizzati a favorire la diffusione dei pagamenti elettronici, il cashback e la lotteria degli scontrini. Non si è mai capito esattamente se lo scopo fosse quello di spingere i consumi o combattere l'evasione, ma in ogni caso nessuno dei due è stato raggiunto. Gli acquisti sono continuati a precipitare e il giochino invece di far emergere il nero è diventato l'ennesimo modo con cui spillare un po' di soldi allo Stato. In vista della scadenza del primo semestre, quando chi ha effettuato almeno 50 transazioni si vedrà restituire il 10% dell'importo fino ad un massimo di 150 euro e chi è nei primi 100mila per numero di operazioni riceverà 1.500 euro, si è infatti scoperto che ci sono moltissime transazione anomale, ovvero un elevato numero di acquisti per importi irrisori presso lo stesso esercente e nello stesso giorno. Come per ogni attività di accertamento fiscale che si rispetti è ovviamente scattata l'inversione dell'onere della prova, sarà il cittadino a dover dimostrare la correttezza dei pagamenti, in caso contrario saranno considerati non validi per il cashback. Insomma, alla fine ci rimetterà pure chi ha fatto le cose in regola. Sulla questione è intervenuta anche la Corte dei Conti, spiegando che si doveva prevedere un limite agli acquisti giornalieri e che la novità ha fatto finora emergere numerose "criticità". Stesso discorso per la lotteria degli scontrini, che è risultata, scrivono i magistrati contabili, "alquanto limitata e settoriale, concentrata principalmente nella grande distribuzione". Insomma, le due misure non solo non hanno portato alcun beneficio, ma sono anche diventate un'altra occasione di sperpero di denaro pubblico a vantaggio dei soliti furbetti. Era proprio necessario buttare 5 miliardi di euro per finanziarle?   

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