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Coronavirus, dalle fogne capiremo se tornerà

Per sorvegliare l’andamento dell’epidemia da coronavirus l’analisi degli impianti fognari potrebbe essere più efficace del tradizionale tampone. Lo conferma uno studio realizzato dall’Istituto farmacologico Mario Negri e dall’Università Statale di Milano, con la partecipazione di Regione Lombardia. Particelle virali o del materiale genetico del coronavirus rimangono infatti nelle feci. Analizzare le acque reflue pertanto consente di farsi un’idea di quanto il virus sia diffuso in una determinata zona. Secondo i ricercatori, che da marzo dello scorso anno hanno raccolto dati in otto città lombarde, tra cui Milano Lodi Bergamo e Brescia, questo tipo di monitoraggio sarebbe in grado di anticipare di una o due settimane l'andamento della curva epidemica rispetto agli altri sistemi di sorveglianza. Questo sistema del resto viene già utilizzato in varie parti del mondo, da Hong Kong alla California passando recentemente per il Regno Unito. L’efficacia del metodo è stata così spiegata da un microbiologo: non tutti vengono sottoposti a tampone, ma tutti vanno in bagno.

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