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Funivia Stresa Mottarone, la confessione di Vittorio Feltri: "Su quelle scatolette volanti non ci ho mai messo piede"

Il direttore di Libero Vittorio Feltri interviene oggi sulla tragedia del Mottarone, una notizia che continua ad essere la notizia del giorno nonostante sia accaduta domenica scorsa. "Devo confessare", dice Feltri, "di non essere mai salito su una funivia perché queste scatolette volanti a me fanno paura soltanto a guardarle. Non ho mai voluto viaggiare neanche sulle seggiovie. Ma", aggiunge il direttore di Libero, "vorrei anche dire due parole rassicuranti perché ho tanta esperienza sul campo". "Gli incidenti su questi mezzi", sostiene Feltri, "sono veramente rarissimi". E racconta: "L'ultima volta che ho seguito un caso come quello accaduto domenica fu nel 1976 a Cavalese, in provincia di Trento. Anche lì cadde una funivia per cause mai stabilite,  perché in questi casi è difficilissimo risalire ai motivi per cui accadono certe sciagure. Quando andai a vedere la cabina schiantatasi al suolo mi resi conto che era diventata alta 60 centimetri con dentro 40 persone tutte morte, tranne una ragazza che si ruppe qualche ossa. Sono passati oltre quarant'anni e le funivie funzionano bene tutti i giorni". "Credo", dice Feltri, "che sia molto più facile morire in motorino o in bicicletta sulla strada che non su questi mezzi che attraversano i cieli". "Questa tragedia fa impressione è vero", conclude Feltri, "ma non pensiamo che possa accadere con una certa regolarità. Quindi prendete pure la funivia: è molto difficile che succeda qualcosa di grave".

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