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Cina, denatalità: ora che potrebbero fare figli, i cinesi non li vogliono più fare. E c'è di mezzo un serial

C’è chi fa programmi anticonvenzionali. Alla tv cinese invece ne fanno uno anticoncezionale. È il serial “Un piccolo dilemma” (Xiao She De): chi lo vede perde la voglia di fare figli. La Cina di Xi Jinping ha abbandonato nel 2013 la politica del figlio unico che però essendo durata più di tre decenni ha modificato in profondità il modo di pensare della gente. Oggi il problema è l’opposto degli anni ’80: anche il paese del Drago si trova a fronteggiare l’incubo delle società avanzate: la denatalità. E le élites politiche e culturali scoprono che persino un innocuo sceneggiato può avere effetti distruttivi. “Un piccolo dilemma”, in onda da aprile ma già entrato fra i tre programmi più seguiti in Cina, è un serial tv sulle difficoltà che incontrano i ragazzi a scuola – un tema tipico della civiltà cinese dove i giovani da sempre si sono trovati alle prese con l’”inferno degli esami”, a scuola e nella pubblica amministrazione. Ma la descrizione realistica dei rapporti genitori-figli e dell’alternativa fra successo scolastico e felicità personale ha avuto l’effetto paradossale di scoraggiare i giovani spettatori dal mettere su famiglia. Alice Yan, del “South China Morning Post”, quotidiano in lingua inglese di Hong Kong, ha rilevato sulle reti sociali come Weibo una pioggia di commenti negativi sulla famiglia e soprattutto sull’avere bambini. Così “Un piccolo dilemma” è stato soprannominato sui social lo sceneggiato-condom. Il servizio di Giovanni Longoni

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