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Da Bridgerton a Dumbo, il politicamente corretto ha superato i limiti: lo studio

Il politicamente corretto ha superato i limiti: lo studio. E’ l’ultimo rapporto Eurispes a fotografate i chiaroscuri del politicamente corretto. Mai come nell’ultimo periodo abbiamo assistito  a una campagna di opinione  volta a salvaguardare alcune categorie sociali e minoranze, stigmatizzando le espressioni totalitarie e irrispettose del prossimo. Giustissimo e sacrosanto. Ma si corre il rischio di applicare una censura dannosa e oscurantista a quelle che sono semplici opinioni o espressioni artistiche. Qualche esempio. La scrittrice inglese Rowling è stata coperta di critiche per aver scritto che trova pericoloso cancellare il concetto di sesso biologico. I capolavori Disney come Dumbo e gli Aristogatti sono finiti sulla graticola per aver dato un’immagine stereotipata degli afroamericani. E Via col vento è stato criticato perché descriveva un contesto schiavista. Per non dire della serie televisiva Bridgerton che presenta una nobiltà ottocentesca composta da bianchi e neri  (regina compresi). Risultato: troppe forzature che aggiungono poco alla battaglia per i diritti e indeboliscono le giuste e serie rivendicazioni.  

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